Il tecnico dell’assistenza alla genitorialità realizza attività di assistenza multidisciplinare (psicoaffettiva, fisiologica, domestico-organizzativa, pedagogica) nel periodo perinatale di una madre e di un padre, accompagnandoli nel percorso di cambiamento che corrisponde all’inizio della genitorialità. Conosce, inoltre, in modo approfondito il sistema socio sanitario territoriale e tutti i servizi di assistenza alla genitorialità ed è in grado di mettere in collegamento la madre e il padre con la rete dei servizi, realizzando, se del caso, interventi a supporto della famiglia (adempimenti burocratici per conto del genitore, accompagnamento della donna presso strutture socio-sanitarie, presa in carico degli altri eventuali figli e gestione delle loro attività di studio, sport e ricreative, ecc.). Può lavorare come dipendente di strutture socio-sanitarie o come consulente in collaborazione con altre figure professionali quali ostetriche, puericultrici, pedagogisti, educatori, psicologi, ma mai si sostituisce ad esse.
Settore Economico Professionale: SEP 19 - Area di Attività: Servizi socio-sanitari - ADA.19.02.09 - Realizzazione di interventi per il sostegno alla genitorialità
INSERIMENTO PROFESSIONALE
Tecnico dell’assistenza alla genitorialità
ABILITA'
- Applicare tecniche di ascolto attivo;
- Fornire supporto informativo alla famiglia (es. supporto all’inserimento; informazioni sulle attività svolte dal bambino, …);
- Applicare tecniche e metodi per l’analisi dei bisogni dei genitori e del bambino in fase perinatale;
- Applicare tecniche di empowerment della genitorialità;
- Applicare tecniche di mediazione e comunicazione atte a promuovere e favorire l’interazione tra i genitori;
- Promuovere e favorire l’integrazione dei genitori nel tessuto comunitario circostante anche attraverso l’attivazione e il consolidamento di reti sociali tra famiglie del territorio;
- Indirizzare i genitori a servizi socio-sanitari e socio-assistenziali pubblici/privati presenti sul territorio;
- Applicare tecniche di gestione del disagio socio-relazionale;
- Riconoscere i disturbi dell’umore post parto e assistere la madre nella scelta dei servizi socio sanitari specifici;
- Intervenire allertando le istituzioni in situazioni di disagio (maltrattamento, violenza, ecc.);
- Adottare sistemi di monitoraggio del bambino e della famiglia per la prevenzione di episodi di trascuratezza, situazioni di maltrattamento fisico-psicologico, di abuso, ecc;
- Realizzare interventi di accompagnamento per la prevenzione del disagio (trascuratezza, maltrattamento, violenza, ecc.);
- Promuovere e favorire l’integrazione della famiglia nel tessuto comunitario circostante;
- Indirizzare la famiglia a servizi di assistenza e cura pubblici/privati presenti sul territorio;
- Fornire supporto informativo e formativo alla famiglia in materia di igiene (personale, alimentare, degli ambienti ecc.), con particolare riferimento alle esigenze del minore;
- Fornire supporto informativo e formativo alla famiglia in materia di prevenzione del rischio sanitario;
- Supportare la famiglia negli adempimenti burocratici (modulistica per accesso a varie tipologie di servizio);
- Adottare tecniche di pianificazione e organizzazione delle attività correlate alla gestione domestica;
- Implementare azioni di assistenza e supporto ai fabbisogni organizzativi delle attività quotidiane dei figli (attività sportive, studio, visite mediche);
- Adottare pratiche educative alla genitorialità anche attraverso lo scambio di esperienze con interlocutori del territorio e l’adozione di buone prassi.